Il Portogallo non è solo un paese da cartolina, è un’esperienza che si divide in due battiti: uno lento e malinconico, l’altro veloce e vibrante. Il nostro viaggio è iniziato a Porto, città che ti accoglie con un abbraccio ruvido ma sincero. Le salite ti mettono alla prova, ma poi ti premia con scorci sul Douro, musica che esce dai vicoli e azulejos che raccontano storie. C’è povertà, sì, ma anche una borghesia sorridente che si gode la vita tra caffè e tramonti. E poi quei sette ponti che sembrano cucire insieme le emozioni.
Poi si scende a sud, verso Lisbona, dove il ritmo cambia. Qui il caos è parte del fascino: auto ovunque, salite che non finiscono mai, e un giallo dominante che colora palazzi, tram e pensieri. Il Cristo Rei veglia dall’altra sponda del fiume, mentre il Ponte 25 de Abril ti lascia senza fiato, sospeso tra cielo e acciaio. È una città che corre, ma sa anche fermarsi per un pastel de nata e un po’ di fado.
Come le ho vissute:
Porto e Lisbona non sono semplicemente due città da visitare. Sono due esperienze che ti entrano dentro, ti prendono per mano e ti portano a scoprire un Portogallo fatto di salite, colori, fiume e contrasti. Porto ti accoglie con la sua malinconia gentile, i suoi azulejos e la musica che vibra tra i vicoli. Lisbona ti travolge con il suo ritmo, il suo caos affascinante e l’architettura che lascia il segno. Ecco come ho vissuto la mia settimana tra nord e sud:
- Giorno 1 – Arrivo a Porto e primi scorci: Atterriamo a Porto nel primo pomeriggio. Dopo il check-in in hotel ci dirigiamo verso Ribeira, il cuore pulsante della città, dove il Douro riflette le luci dei bar e dei ristoranti. Il Ponte Dom Luís I ci regala una vista da cartolina, mentre il Jardim do Morro, raggiunto con una breve salita, ci accoglie con palme e panchine panoramiche. Porto ci ha già conquistati con un dei tramonti più belli mai visti.
- Giorno 3 – Ultimi scorci di Porto e partenza per Lisbona: Prima di lasciare Porto, ci concediamo una passeggiata lenta e contemplativa ai Jardins do Palácio de Cristal. Fontane, sentieri e viste sul Douro ci regalano un momento di pace prima del cambio di scena. Nel pomeriggio, saliamo sul bus per Lisbona. Check-in all’appartamento in zona Duque da Terceira, poi ci immergiamo subito nel caos affascinante di Bairro Alto, tra funicolari, chiese barocche e miradouros che ci fanno dimenticare la fatica.
- Giorno 2 – Cultura, salite e azulejos: La giornata inizia con l’atrio della stazione di São Bento, dove gli azulejos raccontano storie di battaglie e tradizioni. Poi si sale verso la Torre dos Clérigos, che ci sfida con la sua scala a chiocciola e ci premia con una vista mozzafiato. La Libreria Lello è un sogno di legno e vetro, mentre la Cattedrale di Porto ci accoglie in cima alla collina con il suo mix di romanico e gotico.
- Giorno 4 – Cristo, basilica e panorami: La giornata parte con una visita al Cristo-Rei, che domina la città dall’altra sponda del Tago. Poi ci spostiamo verso il Giardino della Stella, un angolo verde perfetto per una pausa. Proprio lì accanto, entriamo nella Basilica da Estrela per una visita breve ma intensa. L’interno ci sorprende con la sua quiete e la luce che filtra dalle cupole. Il Tram 28 ci porta tra le strade di Alfama, dove il tempo sembra essersi fermato. Il Castello di São Jorge ci regala una vista regale, mentre il Miradouro di Santa Lucia ci lascia senza parole. Chiudiamo la giornata in Praça do Comércio, tra archi, statue e tramonti sul fiume.
- Giorno 5 – Mare, scogliere e palazzi incantati: Si parte presto, direzione Cascais, cittadina elegante affacciata sull’Atlantico. Passeggiamo tra le vie del centro e respiriamo l’aria salmastra. Da lì, ci spostiamo verso Cabo da Roca, il punto più occidentale d’Europa. Il vento è forte, le scogliere sono imponenti, e davanti a noi solo oceano. Poi si rientra nell’entroterra, verso Sintra, dove ci aspetta la magica Quinta da Regaleira. Giardini segreti, torri fiabesche e pozzi iniziatici ci fanno sentire dentro un romanzo gotico. Chiudiamo la giornata al Palácio da Pena, arroccato in cima alla montagna. I colori sgargianti e l’architettura da sogno ci lasciano senza fiato.
- Giorno 6 – Belém e meraviglie sul Tago: Ultimo giorno pieno a Lisbona, dedicato a Belém, il quartiere delle scoperte. Il Monastero dos Jerónimos ci lascia a bocca aperta, così come la Torre de Belém, che sembra uscita da un racconto di marinai. Il Monumento alle Scoperte ci ricorda la storia gloriosa del Portogallo, mentre il MAAT ci proietta nel futuro, tra arte e tecnologia.
- Giorno 7 – Rientro
Consigli pratici per il tuo viaggio in portogallo:
- Porto è piena di salite: Scarpe comode obbligatorie. Lascia a casa la moda: qui vince la praticità.
- Vestiti a strati: Soprattutto se viaggi in autunno o primavera. Gli sbalzi di temperatura si sentono, e a Porto – più a nord – l’umidità può sorprendere.
- Muoversi a Porto: La metro non è indispensabile. Meglio Uber (economico) oppure esplorare a piedi tra i vicoli e i ponti. Attenzione però se soffri di vertigini: alcuni attraversamenti sono alti e aperti.
- Muoversi a Lisbona: Qui le distanze si fanno sentire. Metro e tram sono la soluzione ideale per risparmiare tempo e gambe.
- Usa la Navegante Ocasional giornaliera: Costa 11 euro e include metro, tram, bus e anche il battello. Considerando che una singola tratta può costare tra i 2,50 e i 3,20 euro, è una scelta conveniente se prevedi di muoverti spesso durante la giornata.
- Tram 28: strategia anti-folla: È iconico, ma sempre pieno. Se vuoi godertelo senza essere schiacciato, cerca di salire a uno dei due capolinea (Martim Moniz o Campo Ourique): avrai più possibilità di trovare posto a sedere.
- Sicurezza serale: Occhio vivo la sera, soprattutto tardi. Evita quartieri isolati o troppo lontani dal centro, meglio muoversi in gruppo o con mezzi pubblici.
- Prenota in anticipo il Monastero dos Jerónimos: È una delle attrazioni più visitate di Lisbona. Se vuoi evitare code infinite, meglio bloccare l’ingresso online prima di partire.
Qualche consiglio culinario (senza pretese)
Non mi permetto quasi mai di consigliare locali nelle città che visito, perché si tratta di gusti prettamente personali e spesso legati a esigenze alimentari specifiche. Tuttavia, se siete curiosi di provare qualcosa di autentico e caratteristico, ecco due posticini per città che ci hanno davvero colpito a livello culinario:
Porto:
- Cafe Do Norte: Rua do Almada 57/59, 4050-036, Porto. Atmosfera giovanile e serena appena varchi la soglia. Ampia scelta di colazioni per tutti i gusti, con opzioni anche per intolleranti al lattosio su richiesta.
- Local Food Experience: R. de S. João 64, 4050-552, Porto. Il nome dice tutto: qui si trova il meglio della cucina tipica portoghese. Lo staff è giovane, divertente e super accogliente. Abbiamo mangiato una Francesinha stratosferica!
Lisbona:
- Bessa Restaurante: R. dos Douradores no 210, 1100-208, Lisboa. Stessa gestione della Taberna Alfacinha, ma con spazi più ampi. Ottima alternativa se cercate lo stesso stile culinario con più comodità.
- Taberna Alfacinha: R. dos Sapateiros no 179, 1100-577, Lisboa. Una vera taverna portoghese nel cuore del quartiere Baixa, lontana dalle trappole turistiche. Piatti tipici, atmosfera intima (circa 10 posti a sedere). Meglio prenotare in anticipo.